06/12/11

Alla protesta con gli amici Burmesi a Londra per la democrazia e i diritti umani in Burma



La situazione dei diritti umani a Myanmar


Quasi trent'anni di lotte, prima con gli inglesi e poi con le forze di occupazione giapponesi durante la seconda guerra mondiale, portarono all'indipendenza della Birmania nel 1948. La democrazia durò fra alti e bassi fino al 1962, quando un colpo di stato militare vi pose fine.

La storia recente delle violazioni dei diritti umani in Myanmar comincia nell'estate del 1988, quando decine di migliaia di persone scesero in piazza per protestare il governo militare e contro la sua politica economica. L'esercito reagì con estrema violenza aprendo il fuoco in più occasioni sulla folla inerme. I morti furono circa 3000.

Tuttavia, dopo poche settimane, la giunta annunciò libere elezioni; si venne allora a creare un fronte di opposizione politica che ha tuttora in Aung San Suu Kyi la sua esponente più autorevole. Le elezioni si tennero nel maggio del 1990, in un clima di pesanti intimidazioni da parte dei militari che avevano arrestato la maggior parte dei leader politici e dei candidati dell'opposizione, fra cui la stessa Aung San Suu Kyi, continuando in tutto il paese una massiccia politica di repressione. La Lega nazionale per la democrazia (Nld) ottenne l'80% dei voti, ma al nuovo Parlamento non venne mai consentito di riunirsi. Negli anni successivi il governo birmano si è distinto per la sua politica repressiva, rivolta soprattutto contro le espressioni di dissenso e nei confronti della popolazione civile appartenente alle numerose minoranze etniche.



Prigionieri politici

Fino agli ultimi arresti i prigionieri politici in carcere o agli arresti domiciliari erano poco più di un migliaio. Molti in attesa di processo, altri condannati a pene che arrivano fino a 50 anni di reclusione. Fra loro ci sono appartenenti all'Nld, monaci, studenti, operai e chiunque si sia reso colpevole di aver avuto contatti con birmani esuli all'estero o aver espresso dissenso nei confronti del governo. Attualmente il numero dei prigionieri sembra più che duplicato. Fra le persone arrestate nelle ultime settimane figurano numerosi monaci, esponenti politici e personaggi dello spettacolo fra cui il comico più famoso del paese, Nargar, reo di aver applaudito e nutrito i monaci in protesta.

Lavoro forzato

Il lavoro forzato è pratica comune in Myanmar. Vi sono sottoposti prigionieri politici e comuni, insieme a persone appartenenti alle minoranze etniche. Amnesty teme che la pratica del lavoro forzato faciliti violazioni dei diritti umani quali la tortura, trattamenti crudeli, disumani e degradanti ed esecuzioni extragiudiziali. Inoltre, a Myanmar il lavoro forzato si macchia anche dell'aggravante della detenzione arbitraria.



Repressione delle minoranze etniche

La popolazione civile delle zone abitate da minoranze etniche subisce da anni gravi violazioni dei diritti umani, nell'ambito di operazioni anti-guerriglia da parte dell'esercito regolare e delle formazioni paramilitari sue alleate. Gli abitanti di interi villaggi subiscono feroci rappresaglie e rischiano continuamente di venire arrestati e obbligati a prestare la loro opera come portatori o come operai nei cantieri per la costruzione di strade, quando non vengono addirittura utilizzati come scudi umani. Particolarmente feroce è stata in questi anni la repressione nei confronti dei Rohingya, musulmani dello stato di Rakhine (Arakan), degli Shan e dei Karen.



Situazione attuale

La massiccia presenza militare nelle strade di Myanmar insieme agli arresti indiscriminati di agosto 2007 hanno messo in allarme la comunità internazionale. Numerose testimonianze riferiscono di sparizioni, uccisioni brutali e rastrellamenti, tuttavia rimane estremamente difficile conoscere con esattezza la portata della repressione, i nomi delle vittime e dove sono trattenuti i prigionieri a causa delle deliberate e generalizzate interruzioni da parte della giunta delle comunicazioni via internet o telefono. L'esercito ha dato l'ordine di distruggere qualsiasi tipo di immagine o video riguardanti la protesta e di punire con l'arresto e le percosse chiunque possegga macchine fotografiche e cellulari da cui sono state scattate immagini compromettenti. Durante i rastrellamenti non sono stati risparmiati neppure i monasteri e numerosi monaci sono fra le persone di cui non si sa più nulla. Secondo le autorità i morti sarebbero stati una decina, tuttavia è diffusa la preoccupazione che le vittime siano molte di più. Amnesty International ipotizza che nella sola ex capitale Yangon gli arrestati siano circa un migliaio, la maggior parte dei quali sono monaci. A questi prigionieri si aggiungono le 150 persone arrestate durante il mese di agosto. All'origine della protesta scoppiata nel mese di agosto, vi è stato un aumento vertiginoso del prezzo del gas, col conseguente raddoppio del costo dei trasporti e di molti generi di prima necessità. A causa di una politica dissennata, il paese si trova infatti a fronteggiare una crisi economica senza precedenti.


http://www.amnesty.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/340

„Quo vadis Italia? La situazione politica economica ed il futuro sociale con il nuovo governo Monti“

Relazione e discussione sulla situazione politica ed economica dell´Italia con il nuovo governo Monti.
Giovedi 8. Dicembre alle ore 18.30
all´Universität di Mannheim


Die italienische Parlamentsabgeordnete Onorevole Laura Garavini besucht als Gastrednerin das Seminar "Die Außenpolitik Italiens" an der Universität Mannheim, und lädt Sie und Ihre Freunde für Donnerstag, den 8. Dezember 2011, um 18.30 in das Universitätsgebäude A5, 6, dritter Stock ein.


Die Politologin und Abgeordnete Garavini ist stellvertretende Vorsitzende der Antimafia-Kommission des Italienischen Parlaments, Mitglied der Demokratischen Partei Italiens (PD) und Vertreterin des Auslandswahlkreises "Europa" im Italienischen Parlament.

Der Spiegel bezeichnet sie als „Antivelina“ (italienisch für „Antishowgirl“), als eine Frau, die „das Kunststück vollbracht hat, sich in der eher konservativen Italo-Diaspora durchzusetzen“. Für Die Zeit ist Laura Garavini mit ihrer Initiative „Mafia? Nein danke!“ ein nachahmenswertes Beispiel für Zivilcourage. 2008, in der Wahl zur italienischen Abgeordnetenkammer, kandidiert Laura Garavini für die oppositionelle Demokratische Partei und erhält als Vertreterin der Auslandsitaliener die meisten Präferenzstimmen.



Der Gastvortrags mit anschließender Diskussion wird in deutscher Sprache sein.

8. Dezember 2011,

um 18.30 in das Universitätsgebäude A5, 6,

3. Stock

(voraussichtliches Ende: 20 Uhr)

21/10/11

Il Segretario del Circolo Pier Paolo Pasolini viene eletto Presidente del PD Germania

IIl Segretario del Circolo Pier Paolo Pasolini Maurizio Singh é stato eletto Presidente del PD Germania.
Una grande riconoscenza del Partito Democratico nei confronti dei piccoli circoli culturali
Auguriamo a tutta la direzione del PD Germania un buon lavoro.

01/07/11

Nasce il PD Germania

Domenica 5 giugno 2011 a Francoforte sul Meno si è concluso, dopo settimane di intenso e proficuo confronto fra due programmi politici messi a discussione nell’ambito dei vari Circoli PD radicati in tutta la Germania, il Congresso di Paese per l’elezione del Segretario del Partito Democratico Germania.
Il Presidente della Commissione di Garanzia per lo svolgimento del Congresso, l’On. Mario Barbi, ha proclamato Cristina Rizzotti primo Segretario PD Germania, con oltre il 70% dei consensi tra i votanti. A sostegno della Rizzotti erano collegate due liste: “Uniti per il Pd con Cristina Rizzotti” e “Democratici”.
Presenti alla prima Assemblea il Responsabile Pd Italiani nel Mondo Eugenio Marino, l’On. Laura Garavini e il Sen. Micheloni, oltre ai delegati dell’Assemblea.

L’Assemblea dei delegati ha poi votato la proposta del Segretario per l’elezione del Presidente e del Tesoriere del PD Germania.

Presidente del partito è stato eletto Maurizio Singh. Tesoriere Giorgio Pomillo.
“La riscossa morale del nostro Paese – ha dichiarato la neo eletta segretaria –diventa giorno per giorno più tangibile e, anche noi, italiani fuori d’Italia che abbiamo mantenuto uno stretto legame affettivo verso il nostro Paese d’origine siamo ancor più motivati e convinti di dare il nostro fattivo contributo, in questi giorni, attraverso la partecipazione attiva al referendum del 12 e 13 giugno, affinché l’Italia riacquisti dignità e credibilità all’estero.


Torna dunque la voglia di entusiasmarsi e torna il piacere di vedere che attraverso l’impegno politico si può dare un valido e prezioso contributo al cambiamento.

Sull’onda del rinnovato entusiasmo per tutto quello che è politico e pubblico sia in Germania che l’Italia, quindi, il Pd Germania si farà portavoce ed interprete con molta franchezza, volontà, determinazione e concretezza dei problemi reali della nostra comunità nella duplice veste di cittadini che vivono in Germania, confrontati quotidianamente con i risvolti di una politica tedesca con tutte le sue conseguenze e di cittadini italiani che intrattengono un forte legame affettivo con il proprio Paese d’origine e che vogliono essere dei validi interlocutori e promotori di nuove idee per il proprio Paese d’origine contribuendo così ad un proficuo scambio di esperienze in un contesto europeo.
Integrazione nel pieno rispetto della nostra cultura d’origine, più rappresentatività a tutti i livelli per la nostra comunità, riforma dei COMITES /CGIE, approfondimento e soluzioni alternative all’attuale smantellamento della rete estera da parte dell’attuale Governo (tagli alla scuola, all’assistenza, chiusure di Consolati), politiche del lavoro e delle famiglie, intensificazione dei rapporti con i partiti della sinistra tedesca saranno alcuni dei temi che saranno messi al centro dell’agenda politica del PD Germania.

Nell’eletto Direttivo del Pd Germania si ritrovano tre generazioni a confronto che si rispecchiano con un’ idea ben precisa, quella di creare, insieme ad una competente Segreteria e alla propria base un Pd Germania democratico, moralmente integro, e non per ultimo rappresentativo di larghe fasce della più numerosa comunità italiana in Europa che raccoglie in sé diverse realtà composte sia dalla cosiddetta “emigrazione storica” e sia da una più giovane forma di emigrazione che vi si è aggiunta negli ultimi decenni, formata in prevalenza da studenti, ricercatori e liberi professionisti”.

Il Pd Germania c’è ed è pronto per le future sfide!!!

Fonte: http://www.partitodemocratico.it/

09/05/11

Giuseppe Impastato veniva ucciso brutalmente in questa notte di 33 anni fa.

Giuseppe Impastato, pagó con la sua vitá la lotta contro la Mafia.
Lui che proveniva da una famiglia di Mafia, rompe con la propia
famiglia per iniziare la sua battaglia, mettendo in pericolo la propia
vitá. Nella notte tra l'8 e il 9 Maggio del 1978, nel corso della
campagna elettorale, viene assassinato con una carica di tritolo
posta sotto il corpo adagiato sui binari della ferrovia.
Ricordiamo in questa notte la sua vitá pe imparare da LUI.


« Nato nella terra dei vespri e degli aranci, tra Cinisi e Palermo parlava alla sua radio negli occhi si leggeva la voglia di cambiare, la voglia di giustizia che lo portò a lottare, aveva un cognome ingombrante e rispettato, di certo in quell'ambiente da lui poco onorato,si sa dove si nasce ma non come si muore e non se un ideale ti porterà dolore. »

05/05/11

150 anni per ridurci cosi.......

Un ministro che promuove la secessione dall'Europa. E un capo di governo che racconta frottole e barzellette. Senza mai mantenere le promesse. Questa è l'Italia che festeggia l'unità

L'italia celebra i centocinquant'anni della sua unità nell'anarchia più totale e ridicola. Convinta lei e i suoi sudditi che più si è senza governo, senza futuro, senza buon senso e più si è adatti a questo pazzo mondo. Con un ministro di nome roberto Maroni che, essendo arrivato al potere sulla crescita separatista dell'Italia ricca stanca di mantenere quella povera e caotica, non trova di meglio che aprire una campagna antieuropea, si mette ad accusare l'Europa di ingiustizie nei nostri riguardi, vuole che l'Europa scambi l'arrivo di 20 mila disgraziati per un'invasione barbarica, per una minaccia al continente, chiede all'Europa ricca e ordinata di far fronte al mantenimento di 20 mila tunisini fuggiaschi dalla miseria del loro paese, e che cosa minaccia?

continua su:
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/150-anni-per-ridurci-cosi/2149712

03/05/11

Congresso PD Germania - Programmi politici

Fra 5 giorni inizieranno i congressi di circolo in tutta la Germania che si svolgeranno fino al 23 Maggio prossimo.I programmi politici dei due candidati alla Segreteria ( Cristina Rizzotti e Silvestro Guerrieri) si possono scaricare dalla pagina del PD Italiani nel Mondo.

http://www.partitodemocratico.it/gw/producer/dettaglio.aspx?id_doc=114132

01/05/11

Buon 1. Maggio - Happy May Day - Froher Tag der Arbeit

Buon Primo Maggio!

Buon Primo Maggio a chi oggi festeggia e Buon Primo Maggio a chi oggi lavora!
Buon Primo Maggio a chi ha un lavoro e Buon Primo Maggio a chi un lavoro lo cerca!
Buon Primo Maggio a tutti coloro che si occupano di lavoro credendo che il Talento Umano è infinito!

Buon Primo Maggio a tutti i precari!
Buon Primo Maggio!

bella risposta a Giovanardi - pazza Ikea

28/04/11

le parole di Giovanardi lasciano basiti

Quando riuscirra l´Italia a sconfiggere tanta ignoranza? Quando capiremo che l'omosessualità è un fatto assolutamente naturale perchè presente in ogni specie animale.L'omofobia termine che risale al 1972 non è altro che la paura e l'odio vs persone omosessuali.Dal commento di Giovannardi si mette in risalto; una realtà molto triste fatta di odio violenza e discriminazione vs chi vuole semplicemente 1 vita alla pari degli altri,la procreazione avviene anche in maniera genetica(parlo delle coppie etero che magari non possono procreare)anche nel resto del mondo ormai per le coppie omosessuali.La cosa che più mi lascia basito è vedere come tanta gente distrugge la vita dei " diversi " picchiando o peggio uccidendo solo chi vuole AMARE o chi vuole semplicemente interloquire per esprimere un suo pensiero,è un diritto di noi cittadini e ancora l'allarme lanciato a Milano di numerosi nuovi casi di infetti da HIV,uomini sposati che vanno a TRANS,questa è perversione,l'Omofobia è una malattia!Saluti

31/03/11

Apertura del Congresso PD Germania 2011

Carissimi,

con grande gioia vi informo che a data del 31. Marzo 2011 é stato indetto il Congresso del PD Germania, che si terra in tutta la Germania dal 30. Aprile al 15. Maggio 2011.


Il Congresso del PD Germania portera alla costituzione di una struttura del Partito Democratico in Germania, per coordinare con una vera Leadership i gia numerosi circoli presenti su tutto il territorio della Germania. Questo é un grande passo in avanti per un grande partito come il Partito Democratico con una varieta di pensiero. Peró é questo il vero modo democratico per la costruzione di una solida costruzione di un partito. Nel Partito democratico non decidono 2 o 3 persone sui posti o funzioni da svolgere, ma i nostri iscritti decidono sulla futura politica e leadership.

Auguro a tutti un buon lavoro

28/03/11

Il PD esprime piena soddisfazione per la vittoria „verde-rossa“ alle Amministrative del Baden-Württemberg.

Dopo quasi 60 anni di dominio democristiano in una delle città più ricche della Germania e storicamente legata ad una delle più grandi comunità italiane che vivono fuori d’Italia, ieri, con l’introduzione dell’ora legale a Stoccarda è scattata alle ore 18 anche una nuova era politica con la vittoria dei Verdi (Die Grünen, 24, 2 %) e della Spd (23,1 %) che insieme riportano il 47 % dei mandati e la maggioranza dei seggi nel parlamento regionale.

Un risultato da anni desiderato e che ieri finalmente è diventato realtà. Premiati soprattutto i Verdi per la loro politica senza compromessi contro il nucleare e contro il megalomane progetto di Stoccarda 21, che nella capitale sveva ha suscitato negli ultimi mesi non solo tanta discussione ma ha creato anche una nuova consapevolezza dei cittadini rispetto alla politica e ai politici, reclamando sempre più modalità e forme di coinvolgimento diretto e democratico dei cittadini.

Il Circoli PD Stuttgart 1, il Circolo PD Pier Paolo Pasolini, i Circoli del Süd-Baden e i Circoli PD Reutlingen, Pforzheim e Leonberg salutano con gioia questo risultato che si auspicano foriero di una nuova politica più sociale e più equa anche per la propria comunità italiana residente nel Baden-Württemberg. Una politica che abbatta discriminazioni ancora vigenti, soprattutto in una scuola caratterizzata da un sistema rigido e classista, e che sappia valorizzare al meglio la grande ricchezza e varietà culturale della regione.

I Circoli PD Stuttgart 1, Circolo PD Pier Paolo Pasolini Mannheim, Circoli PD Süd- Baden, Pd Metzingen-Reutlingen, PD Leonberg, PD Pforzheim.

Stoccarda, 28 marzo 2011

20/03/11

IL CIRCOLO PD PIER PAOLO PASOLINI INCONTRA LA FIGURA DI DANILO DOLCI IN UN DOCUMENTARIO DI ALBERTO CASTiGLIONE.


Venerdi 18 Marzo il circolo PD Pier Paolo Pasolini ha presentato il Film documentario „Danilo Dolci: ricordo ed utopia“ in presenza del regista Alberto Castiglione. La Manifestazione che é stata organizzata in collaborazione con l´Associazione „Mafia, Nein Danke“ della Regione Baden-Württemberg (Rhein-Neckar) ha attirato un gremito publico sia italiano che tedesco interessati al „Ghandi siciliano“

Riscoprire l´Immagine di Danilo Dolci aprendosi al Messaggio che Lui ancora oggi ci può donare se lo si riflette sulla realta odierna. Anche se ormai i riflettori sul testimone della pace e della nonviolenza si sono giá spenti. La sua immaggine é gia da tempo scomparsa dai teleschermi e il suo nome cancellato dalle cronache.

Il regista Alberto Castiglione spiega che: „propio nell´anno in cui festeggiamo i 150 anni dell´unita d`Italia é importante riscoprire le figure importanti per la storia del nostro paese. Un paese che forse a volte non ha capito il Messaggio di Danilo Dolci. Che anzi molto spesso lo ha messo ai margini. Il tempo del degrado della povertá degli anni `50 é passato, peró anche oggi ci sono ancora molte situazioni, come il precariato, i diritti dei lavoratori o la lotta alla mafia, che richiedono a noi di alzare la voce, dando una voce a coloro che non hanno, ho non ne hanno piú.“
Maurizio Singh
Segretario del Circolo Pier Paolo Pasolini - Partito Democratico di Mannheim

13/03/11

Serata su Danilo Dolci il 18. Marzo 2011 a Mannheim

Danilo Dolci: Erinnerung und Utopie
Der Kampf des "Gandhi Siziliens" gegen Mafia und Armut
ITA 2004, R: Alberto Castiglione, 60 Min. OmU – Preis “Un film per la pace” 2006
Dokumentarfilm (dt. Untertitel) mit anschließender Diskussion mit dem Regisseur A. Castiglione
Freitag, 18. März 2011, 19.00 Uhr
Cinema Quadrat - Collini-Straße 5
Collini-Center - 68161 Mannheim

Eintrittspreise: Normal: 6,- €
                        Schüler und Studenten: 5,- €
                        Mitglieder: 4,-€                                                                               
Nach der Filmvorführung um 21.00 Uhr Aperitif in Anwesenheit des Regisseurs in der Galerie Angelo Falzone - D 6, 16 - D-68159 Mannheim
Die Dokumentarfilme Alberto Castiglione (Palermo 1977) behandeln meistens sozialkritische Themen, u.a. den Kampf gegen die Mafia, und haben bei italienischen und internationalen Filmfestivals wichtige Preise gewonnen.

La crociata dei bambini per la scuola pubblica

Pensa che bello. Una “crociata di fanciulli” per le strade di Roma in difesa della Costituzione: una manifestazione – drammatica e giocosa a un tempo – in difesa della Carta, che sarebbe potuta finire in un libro di Ray Bradbury o in una canzone di Sting. Pensa che cosa terribile per il povero Umberto Bossi: tutto il corteo era pieno di tricolori al vento, di musica, di voci, si snodava per le passeggiate del Pincio e lungo gli squarci della Roma papalina in bianco rosso e verde, si coloriva di canti da asilo nido, cori del Va’ pensiero, suggestioni risorgimentali. Orrore. Il tutto per effetto di un cortocircuito davvero preoccupante fra il lavoro degli “inculcatori” bolscevichi, dei genitori antiberlusconiani e delle solite toghe rosse che sobillano il paese. Un classico dell’Italia che odia. Un cocktail esplosivo, per il Cavaliere: insieme, uniti nella lotta, gli ostinati ed arcaici difensori della nostra Carta e la terrificante macchina organizzativa delle scuole per l’infanzia. Se è vero – ed è vero – che ogni manifestazione ha un’anima, ieri in piazza si è vista sfilare questa variopinta, effervescente, commovente “Children crusade”: una crociata di fanciulli e professori, una piazza del Popolo così ricolma di piccoli bolscevichi sovversivi (per giunta accompagnati dai loro genitori e dai loro educatori, con atteggiamento pericolosamente complice) che per reprimerla non sarebbe bastato l’arresto preventivo giustamente invocato da Maurizio Gasparri e nemmeno una piccola Bolzaneto allestita dall’efficiente Scajola: per svuotare quella piazza strapiena, ieri, ci sarebbe voluto un intervento congiunto dei provvidenziali mercenari gheddafiani del Ciad e dei servizi sociali coordinati dal ministero dell’Interno.

continua su:

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/03/13/pensa-che-bello-una-%e2%80%9ccrociata-di-fanciulli%e2%80%9d/97368/

08/03/11

Buona Festa delle Donne

Se vuoi che venga detto qualcosa chiedi ad un uomo. Se vuoi
che venga fatto qualcosa chiedi a una donna!
Margaret Thatcher

un bellissimo Articolo di Concita de Gregorio sull´Unitá di oggi

Nel giorno in cui Newsweek celebra «le italiane che dicono Basta! a Berlusconi», soggetto collettivo, nel numero dedicato alle «150 donne che scuotono il mondo» ci scrive una lunga lettera Pilar del Rio Saramago. La vedova del premio Nobel per la letteratura ci aveva chiamato a ridosso del 13 febbraio per comunicare la sua adesione alla rivolta e per dire quanto questo «vento nuovo» le facesse

pensare alle parole e ai gesti compiuti insieme al marito, negli ultimi suoi anni, a proposito della forza delle piazze contro i regimi di ogni densità e tipo. Oggi, per l'8 marzo, pubblichiamo il suo appello agli uomini italiani. Dovrebbero essere gli uomini ad uscire per strada e dire ora basta, scrive. «Il giorno in cui scenderanno in piazza noi donne dai marciapiedi li applaudiremo e getteremo loro dei fiori». Sono parole che riecheggiano molte di quelle che abbiamo sentito alla vigilia del 13 febbraio. Dice Luciana Castellina: «Nella vicenda di Berlusconi e Ruby mi sembra che la prima identità sessuale ad essere offesa sia quella maschile. Sono loro che dovrebbero essere indignati in prima persona e meraviglia che non si sentano offesi. Andare in piazza in solidarietà delle donne è un po’ poco, va a finire che la colpa di questa situazione ricade su Ruby».

Ci sono arrivati migliaia di messaggi di ragazze molto giovani, alla vigilia dell'8 marzo. Tutte fanno cose. Si organizzano, si muovono, abitano mille diverse piazze. Un gruppo, a Milano, è protagonista di una mostra fotografica sulle adolescenti italiane dal titolo «Tu quanto ti vuoi bene?». Volersi bene è il tema del nuovo libro di Eve Ensler di cui pubblichiamo un'anticipazione: è scritto perché le ragazze «smettano di trattare il loro corpo come oggetto per piacere agli altri», dice.

Questo giorno è un'occasione, in verità, per cogliere dalla moltitudine di gesti quotidiani quelli che non solo scuotono, come scrive Newsweek, ma crescono e cambiano l'Italia. Azioni e impegno che oggi, da qualche palco a qualche microfono, trovano una vetrina. Donne che lavorano nelle carceri e nelle scuole, nei centri immigrati e nei quartieri: che conducono solitarie incessanti battaglie. Tra le iniziative politiche ne vorrei ricordare una molto concreta: Titti Di Salvo e Marisa Nicchi hanno scritto ieri ai leader dei partiti di opposizione e ai sindacati perchè si riprenda in mano la legge contro le dimissioni in bianco. Fu la prima legge che il governo Berlusconi cancellò, tre anni fa: quella che impediva alle donne di firmare, all'atto dell'assunzione, una lettera di dimissioni volontarie senza data. Da usarsi a discrezione del datore di lavoro nel momento in cui annunciavano di essere in attesa di un figlio, per esempio. Più di mille parole, più di un milione di bonus bebè e di proclami in favore della famiglia varrebbe una piccola norma a tutela della maternità. Molte ragazze accettano condizioni di lavoro infime pur di averne uno, contratti più che flessibili e stipendi miserabili. Che almeno avere un figlio non sia un motivo di licenziamento. Le donne, lo ricordo, partoriscono anche uomini.

Che siano gli uomini dunque i primi a pretendere di essere messi al mondo. Quando li vedremo arrivare nella protesta li saluteremo con un fiore

02/03/11

Lettera del Segretario del PD della Provincia di Liegi a ringraziamento del nostro sostegno contro la chiusura del Consolato Generale d`Italia a Liegi

Carissimi,
a meta di Febbraio ho scritto in nome del nostro Circolo PD Pier Paolo Pasolini a Gionata Brunetti, segretario della Provincia di Liegi via Facebook.
Ho inviato a Lui ed al tutto il suo circolo il nostro sostegno e vicinanza, in questo momento di irrazionale tagli all´Italiani all´estero. Vi propongo la risposta che Gionata mi ha inviato.


Ciao Maurizio,

Ho letto con piacere il tuo messaggio su facebook e ti ringrazio per il sostegno che ci darete da Mannheim.

Ti scrivo dalla email perche' anche se sono iscritto a facebook, in realta' non ci vado mai. Mi fa piacere sapere ogni tanto come stanno le tante
persone che conosco e che al contrario di me passano ore e ore sul portale.

Un po' per abitudine, un po' per lavoro, preferisco comunicare con la sana e non ancora obsoleta email.....

Per noi la data del 28 marzo sara' cruciale, o la va o la spacca. Ci stiamo organizzando nel migliore dei modi, siamo da + di due mesi affronatndo l'argomento settimanalmente attraverso le radio italiane locali di Liegi. Chiediamo a chiunque voglia intervenire anche da fuori Liegi di testimoniare il suo punto di vista e la propria solidarieta'.

Sappiamo bene che anche voi avete fatto delle battaglie e non mi sbaglio, purtroppo vi e' stato chiuso il Consolato? A noi piacerebbe, e lo abbiamo proposto al partito nazionale, se tutti i circoli e le comunita' italiane residenti all'estero potessero lo stesso giorno manifestare il loro dissenso
a tutte queste vergognose forme di discriminazione, davanti ciascuno ai loro Consolati.

Il gesto apparirebbe molto piu' forte e convincente agli occhi dell'opinione pubblica e sarebbe anche e sopratutto un gesto di unita' nazionale.
In realta' si doveva fare gia' prima, ma quando lo proponemmo gia' piu' di 1 anno fa', nessuno ci diede molto seguito.

Tienimi informato sulla situazione che avete a Mannheim. Se siete anche voi in piena battaglia per salvare il vostro Consolato e i corsi di lingua e cultura italiana, forse ci possiamo ancora organizzare.

Comunque il 28 marzo, durante anche gli interventi che faremo, non manchero' di riconrdarvi e di ringraziarvi per l'amabile sostegno.

Grazie e un caro saluto a tutti voi.

Gionata Brunetti
Segretario PD della provincia di Liegi
Belgio


22/02/11

La rosa bianca - 68 anni fa ed oggi


Propio in quest´ora nella notte di 68 anni fa veniva decapitato il gruppo "die Weiße Rose" che si erano opposti in modo non violento al regime della Germania nazista. Penso propio ora ai tanti morti in Libia ed in Egitto che con la loro voce hanno cercato di cambiare la propia realta,
unendosi ad un coro di voci contro le oppressioni.


18/02/11

Interessante Articolo di un amico del Circolo PD Pier Paolo Pasolini sul Partito Democratico

Il pezzo in inglese, che é stato scritto per il Think Thank panaeuropeo socialdemocratico Policy Network, di Londra, é metá un rapporto sul PD, per i lettori stranieri, e metá commentario sulla sua attuale strategia - lui argomenta contro un orientamento verso il centro, e per un´alleanza piú stretta con SEL.
Molto interessante da leggere


Policy Network - Opinion

08/02/11

Adesione all’Appello di Concita De Gregorio sull’Unità: “se non ora quando”

… non c´è cambiamento, se non si parte dalla dignità e dalla libertà della donna....



In un momento in cui, in Germania, si discute con grande entusiasmo dell’eventuale introduzione di una quota femminile negli esecutivi aziendali delle grandi multinazionali tedesche, in un altro paese dell´Unione Europea si parla soltanto di donne divenute giocattolo dei potenti.

Come Circolo Culturale PD Pier Paolo Pasolini qui in Germania consideriamo fondamentali le tematiche del rispetto e della dignità delle donne.
Perché non c´è cambiamento, se non si parte dalla dignità e dalla libertà delle donne.

Pier Paolo Pasolini con occhi profetici analizzava la deriva che già si delineava negli anni ‘70:
La tv, è proprio qui che la donna è considerata a tutti gli effetti un essere inferiore: viene delegata a incarichi d'importanza minima, come per esempio informare dei programmi della giornata; ed è costretta a farlo in modo mostruoso, cioè con femminilità. Ne risulta una specie di puttana che lancia al pubblico sorrisi di imbarazzante complicità e fa laidi occhietti. Oppure viene adoperata ancillarmente come "valletta" (al "maschio" e affini). (dall'intervista di Dacia Maraini, «Ma la donna non è una "slot machine"» su «L’Espresso» del 22 ottobre 1972)

Pier Paolo Pasolini aveva capito in anticipo che la televisione stava strumentalizzando e mortificando il ruolo della donna in una società maschilista, dimostrando così un forte intuito rispetto ai condizionamenti che i mass-media avrebbero esercitato sulla società civile.

Dove siamo oggi, molti anni dopo le parole di Pasolini? Ci ritroviamo un paese dove la bellezza viene intesa come forma stereotipata, scialba e anonima; un paese dove giovani donne, quasi denudate, vengono continuamente presentate in TV in ruoli umilianti; un paese dove la pubblicità utilizza il corpo delle donne anche per promuovere uno yoghurt; un paese in cui una classe politica mette nelle proprie liste candidate donne, non per il merito, ma per la loro stereotipata avvenenza; un paese in cui giovani donne sognano di iniziare la carriera di valletta, per poi sposare un giorno un calciatore.

L´Italia non è fatta solo di questa donne, ma di tante donne che giorno per giorno, nel silenzio della quotidianità, da vere acrobate, riescono con impegno e fatica a conciliare lavoro e famiglia, sotto il peso di una società che pretende moltissimo da loro. Donne lavoratrici, donne madri, donne impegnate in tutti gli ambiti della vita sociale, economica, culturale, artistica, politica. Sentiamo il bisogno di rivalutare l`indispensabile contributo che le donne hanno dato e danno alla società, all'elaborazione di una cultura capace di coniugare ragione e sentimento, ad una concezione della vita sempre attenta all’edificazione di strutture economiche e politiche più ricche di umanità.

È inoltre urgente ottenere ovunque l'effettiva uguaglianza dei diritti della persona e una parità di salario rispetto a parità di lavoro, migliori tutele delle lavoratrici-madri, giuste progressioni nella carriera, piena uguaglianza fra i coniugi nel diritto di famiglia, il riconoscimento di tutto quanto è legato ai diritti e ai doveri del cittadino in un regime democratico.

Per tutti questi motivi, il Circolo Pier Paolo Pasolini di Mannheim aderisce pienamente all´Appello di Concita de Gregorio sull´Unità che chiede alle donne di alzare la voce e di dire „Ora basta“.

Maurizio Singh (Segretario del Circolo PD Pier Paolo Pasolini di Mannheim)

18/01/11

Manifestazione Antimafia

Il Circolo Sinistra Ecologia e Libertà P. P. Pasolini di Francoforte ha organizzato , in collaborazione con il Circolo Partito Democratico P.P. Pasolini di Mannheim lo scorso 13 gennaio 2011 una serata dibattito sul tema “ANTIMAFIA – Per una società liberata dalle mafie”.


Al dibattito nella libreria Südseite – Internationale a Francoforte sul Meno hanno partecipato, l’ on. Laura Garavini, attuale capogruppo del PD nella Commissione Antimafia e promotrice dell’iniziativa “Mafia? Nein, Danke”. La quale ha mandato il monito, che la Germania non deve fare gli stessi errori della Lombardia, sottovalutando la Mafia.“ Per poter difendersi da una malattia, bisogna conoscere bene come questa é fatta. Inolte ha ricordato, l´importanza dell´impegno civile nella lotta contro la Mafia, che qui in Germania giá da diversi anni viene combattutata nei diversi campi, dall´associazione „Mafia? Nein, Danke“.

Francesco Forgione, ex-Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia e membro dell’ Assemblea Nazionale di SEL, ha presentanto in questa occasione il suo libro „Mafia Export“. Il primo libro che tratta dell´espansione globale della Mafia Made in Italy. Ricordando che la mafia agisce in modo molto globalizzato, in gergo economico "think global, act local". La Mafia made in Italy si nutre da una parte da una dimensione famigliare arcaica, capace di riproporre ossesivamente riti, forme di violenza, senso di appartenenza anche a migliaia di chilometri dal suo territorio di origine. L´altra faccia peró é molto piú moderna, con una grande capacitá di penetrazione e radicamento in mondi geografici, economici e sociali diversi. Il Mafioso di oggi ha la soppressata e il computer nella borsa, é pastore e banchiere, ha il controllo del territorio e la proiezione internazionale.

Infine ha preso parte al dibattito anche Jürgen Roth, lo scrittore del libro "Mafialand Deutschland", che ha dato un introduzzione nell´intrecciamento della Mafia con la politica, ma anche con l´economia tedesca. Ricordando che nei diversi partiti politici tedeschi manca una conoscenza del fenomeno mafia, e ció conduce a sottovalutare il problema.

10/01/11

Antimafia Export - Manifestazione PD + SEL a Francoforte

Il Circolo Sinistra Ecologia e Libertà P. P. Pasolini di Francoforte organizza, in
collaborazione con il Circolo Partito Democratico P.P. Pasolini di Mannheim,
per il 13 gennaio 2011 alle ore 19:00, presso la Südseite – Internationale
Buchhandlung Kaiserstr
. 55, 60239 Frankfurt, un dibattito sul tema:

“ANTIMAFIA – Per una società liberata dalle mafie”

con Francesco Forgione, ex-Presidente della Commissione Parlamentare
Antimafia e membro dell’ Assemblea Nazionale di SEL.

Al dibattito saranno presenti anche lo scrittore e giornalista Juergen Roth,
autore del libro “
attuale capogruppo del PD nella Commissione Antimafia e promotrice dell’
iniziativa “Mafia? Nein, Danke”.

Francesco Forgione, già caporedattore e poi direttore del quotidiano del PRC
Mafialand Deutschland” (2009) e l’ on. Laura Garavini,
“Liberazione”
scrivere i libri “
come prima, storie di mafia e politica nella seconda repubblica”

Nel suo ultimo libro “
proibita dal tribunale di Monaco di Baviera, Forgione fornisce una trattazione
globale del made in Italy mafioso, completa delle mappe della diffusione delle
mafie italiane nel mondo e delle rotte della droga.

Contro l’esportazione della mafia in Germania vogliamo promuovere un
appello, già sottoscritto da importanti personalità e autorità del mondo politico
e sociale sia tedesco che italiano, aperto alla sottoscrizione ed al sostegno da
parte di tutti:

, è noto per il suo impegno contro la mafia che lo ha portato aOltre la cupola, massoneria, mafia e politica”(1994) e “Amici(2003).Mafia Export”, la cui diffusione in Germania è stata
http://www.ipetitions.com/petition/antimafiaexport/
Per maggiori informazioni:  pppasolini@live.de
.

01/01/11

Inaugurazione del Blog

Dopo 2 anni di intensi lavoro con il circolo Partito Democratico Pier Paolo Pasolini di Mannheim abbiamo deciso di aprire questo blog, per iniziare un dialogo con i diversi circoli del PD Germania, ma anche con tutti coloro che si interessano per il nostro impegno.

 L´esecutivo eletto dal circolo é composto:

Presidente del Circolo: Dott. Roberto Lalli delle Malebranche,
Segretario Maurizio Singh,
Vice segretario: Angelo Falzone
Tesoriere: Leonardo Pappandreo
Auguriamo all´esecutivo un anno pieno di buona politica sul territorio per un cambiamento che si stá sempre piú avvicinando.