31/03/11

Apertura del Congresso PD Germania 2011

Carissimi,

con grande gioia vi informo che a data del 31. Marzo 2011 é stato indetto il Congresso del PD Germania, che si terra in tutta la Germania dal 30. Aprile al 15. Maggio 2011.


Il Congresso del PD Germania portera alla costituzione di una struttura del Partito Democratico in Germania, per coordinare con una vera Leadership i gia numerosi circoli presenti su tutto il territorio della Germania. Questo é un grande passo in avanti per un grande partito come il Partito Democratico con una varieta di pensiero. Peró é questo il vero modo democratico per la costruzione di una solida costruzione di un partito. Nel Partito democratico non decidono 2 o 3 persone sui posti o funzioni da svolgere, ma i nostri iscritti decidono sulla futura politica e leadership.

Auguro a tutti un buon lavoro

28/03/11

Il PD esprime piena soddisfazione per la vittoria „verde-rossa“ alle Amministrative del Baden-Württemberg.

Dopo quasi 60 anni di dominio democristiano in una delle città più ricche della Germania e storicamente legata ad una delle più grandi comunità italiane che vivono fuori d’Italia, ieri, con l’introduzione dell’ora legale a Stoccarda è scattata alle ore 18 anche una nuova era politica con la vittoria dei Verdi (Die Grünen, 24, 2 %) e della Spd (23,1 %) che insieme riportano il 47 % dei mandati e la maggioranza dei seggi nel parlamento regionale.

Un risultato da anni desiderato e che ieri finalmente è diventato realtà. Premiati soprattutto i Verdi per la loro politica senza compromessi contro il nucleare e contro il megalomane progetto di Stoccarda 21, che nella capitale sveva ha suscitato negli ultimi mesi non solo tanta discussione ma ha creato anche una nuova consapevolezza dei cittadini rispetto alla politica e ai politici, reclamando sempre più modalità e forme di coinvolgimento diretto e democratico dei cittadini.

Il Circoli PD Stuttgart 1, il Circolo PD Pier Paolo Pasolini, i Circoli del Süd-Baden e i Circoli PD Reutlingen, Pforzheim e Leonberg salutano con gioia questo risultato che si auspicano foriero di una nuova politica più sociale e più equa anche per la propria comunità italiana residente nel Baden-Württemberg. Una politica che abbatta discriminazioni ancora vigenti, soprattutto in una scuola caratterizzata da un sistema rigido e classista, e che sappia valorizzare al meglio la grande ricchezza e varietà culturale della regione.

I Circoli PD Stuttgart 1, Circolo PD Pier Paolo Pasolini Mannheim, Circoli PD Süd- Baden, Pd Metzingen-Reutlingen, PD Leonberg, PD Pforzheim.

Stoccarda, 28 marzo 2011

20/03/11

IL CIRCOLO PD PIER PAOLO PASOLINI INCONTRA LA FIGURA DI DANILO DOLCI IN UN DOCUMENTARIO DI ALBERTO CASTiGLIONE.


Venerdi 18 Marzo il circolo PD Pier Paolo Pasolini ha presentato il Film documentario „Danilo Dolci: ricordo ed utopia“ in presenza del regista Alberto Castiglione. La Manifestazione che é stata organizzata in collaborazione con l´Associazione „Mafia, Nein Danke“ della Regione Baden-Württemberg (Rhein-Neckar) ha attirato un gremito publico sia italiano che tedesco interessati al „Ghandi siciliano“

Riscoprire l´Immagine di Danilo Dolci aprendosi al Messaggio che Lui ancora oggi ci può donare se lo si riflette sulla realta odierna. Anche se ormai i riflettori sul testimone della pace e della nonviolenza si sono giá spenti. La sua immaggine é gia da tempo scomparsa dai teleschermi e il suo nome cancellato dalle cronache.

Il regista Alberto Castiglione spiega che: „propio nell´anno in cui festeggiamo i 150 anni dell´unita d`Italia é importante riscoprire le figure importanti per la storia del nostro paese. Un paese che forse a volte non ha capito il Messaggio di Danilo Dolci. Che anzi molto spesso lo ha messo ai margini. Il tempo del degrado della povertá degli anni `50 é passato, peró anche oggi ci sono ancora molte situazioni, come il precariato, i diritti dei lavoratori o la lotta alla mafia, che richiedono a noi di alzare la voce, dando una voce a coloro che non hanno, ho non ne hanno piú.“
Maurizio Singh
Segretario del Circolo Pier Paolo Pasolini - Partito Democratico di Mannheim

13/03/11

Serata su Danilo Dolci il 18. Marzo 2011 a Mannheim

Danilo Dolci: Erinnerung und Utopie
Der Kampf des "Gandhi Siziliens" gegen Mafia und Armut
ITA 2004, R: Alberto Castiglione, 60 Min. OmU – Preis “Un film per la pace” 2006
Dokumentarfilm (dt. Untertitel) mit anschließender Diskussion mit dem Regisseur A. Castiglione
Freitag, 18. März 2011, 19.00 Uhr
Cinema Quadrat - Collini-Straße 5
Collini-Center - 68161 Mannheim

Eintrittspreise: Normal: 6,- €
                        Schüler und Studenten: 5,- €
                        Mitglieder: 4,-€                                                                               
Nach der Filmvorführung um 21.00 Uhr Aperitif in Anwesenheit des Regisseurs in der Galerie Angelo Falzone - D 6, 16 - D-68159 Mannheim
Die Dokumentarfilme Alberto Castiglione (Palermo 1977) behandeln meistens sozialkritische Themen, u.a. den Kampf gegen die Mafia, und haben bei italienischen und internationalen Filmfestivals wichtige Preise gewonnen.

La crociata dei bambini per la scuola pubblica

Pensa che bello. Una “crociata di fanciulli” per le strade di Roma in difesa della Costituzione: una manifestazione – drammatica e giocosa a un tempo – in difesa della Carta, che sarebbe potuta finire in un libro di Ray Bradbury o in una canzone di Sting. Pensa che cosa terribile per il povero Umberto Bossi: tutto il corteo era pieno di tricolori al vento, di musica, di voci, si snodava per le passeggiate del Pincio e lungo gli squarci della Roma papalina in bianco rosso e verde, si coloriva di canti da asilo nido, cori del Va’ pensiero, suggestioni risorgimentali. Orrore. Il tutto per effetto di un cortocircuito davvero preoccupante fra il lavoro degli “inculcatori” bolscevichi, dei genitori antiberlusconiani e delle solite toghe rosse che sobillano il paese. Un classico dell’Italia che odia. Un cocktail esplosivo, per il Cavaliere: insieme, uniti nella lotta, gli ostinati ed arcaici difensori della nostra Carta e la terrificante macchina organizzativa delle scuole per l’infanzia. Se è vero – ed è vero – che ogni manifestazione ha un’anima, ieri in piazza si è vista sfilare questa variopinta, effervescente, commovente “Children crusade”: una crociata di fanciulli e professori, una piazza del Popolo così ricolma di piccoli bolscevichi sovversivi (per giunta accompagnati dai loro genitori e dai loro educatori, con atteggiamento pericolosamente complice) che per reprimerla non sarebbe bastato l’arresto preventivo giustamente invocato da Maurizio Gasparri e nemmeno una piccola Bolzaneto allestita dall’efficiente Scajola: per svuotare quella piazza strapiena, ieri, ci sarebbe voluto un intervento congiunto dei provvidenziali mercenari gheddafiani del Ciad e dei servizi sociali coordinati dal ministero dell’Interno.

continua su:

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/03/13/pensa-che-bello-una-%e2%80%9ccrociata-di-fanciulli%e2%80%9d/97368/

08/03/11

Buona Festa delle Donne

Se vuoi che venga detto qualcosa chiedi ad un uomo. Se vuoi
che venga fatto qualcosa chiedi a una donna!
Margaret Thatcher

un bellissimo Articolo di Concita de Gregorio sull´Unitá di oggi

Nel giorno in cui Newsweek celebra «le italiane che dicono Basta! a Berlusconi», soggetto collettivo, nel numero dedicato alle «150 donne che scuotono il mondo» ci scrive una lunga lettera Pilar del Rio Saramago. La vedova del premio Nobel per la letteratura ci aveva chiamato a ridosso del 13 febbraio per comunicare la sua adesione alla rivolta e per dire quanto questo «vento nuovo» le facesse

pensare alle parole e ai gesti compiuti insieme al marito, negli ultimi suoi anni, a proposito della forza delle piazze contro i regimi di ogni densità e tipo. Oggi, per l'8 marzo, pubblichiamo il suo appello agli uomini italiani. Dovrebbero essere gli uomini ad uscire per strada e dire ora basta, scrive. «Il giorno in cui scenderanno in piazza noi donne dai marciapiedi li applaudiremo e getteremo loro dei fiori». Sono parole che riecheggiano molte di quelle che abbiamo sentito alla vigilia del 13 febbraio. Dice Luciana Castellina: «Nella vicenda di Berlusconi e Ruby mi sembra che la prima identità sessuale ad essere offesa sia quella maschile. Sono loro che dovrebbero essere indignati in prima persona e meraviglia che non si sentano offesi. Andare in piazza in solidarietà delle donne è un po’ poco, va a finire che la colpa di questa situazione ricade su Ruby».

Ci sono arrivati migliaia di messaggi di ragazze molto giovani, alla vigilia dell'8 marzo. Tutte fanno cose. Si organizzano, si muovono, abitano mille diverse piazze. Un gruppo, a Milano, è protagonista di una mostra fotografica sulle adolescenti italiane dal titolo «Tu quanto ti vuoi bene?». Volersi bene è il tema del nuovo libro di Eve Ensler di cui pubblichiamo un'anticipazione: è scritto perché le ragazze «smettano di trattare il loro corpo come oggetto per piacere agli altri», dice.

Questo giorno è un'occasione, in verità, per cogliere dalla moltitudine di gesti quotidiani quelli che non solo scuotono, come scrive Newsweek, ma crescono e cambiano l'Italia. Azioni e impegno che oggi, da qualche palco a qualche microfono, trovano una vetrina. Donne che lavorano nelle carceri e nelle scuole, nei centri immigrati e nei quartieri: che conducono solitarie incessanti battaglie. Tra le iniziative politiche ne vorrei ricordare una molto concreta: Titti Di Salvo e Marisa Nicchi hanno scritto ieri ai leader dei partiti di opposizione e ai sindacati perchè si riprenda in mano la legge contro le dimissioni in bianco. Fu la prima legge che il governo Berlusconi cancellò, tre anni fa: quella che impediva alle donne di firmare, all'atto dell'assunzione, una lettera di dimissioni volontarie senza data. Da usarsi a discrezione del datore di lavoro nel momento in cui annunciavano di essere in attesa di un figlio, per esempio. Più di mille parole, più di un milione di bonus bebè e di proclami in favore della famiglia varrebbe una piccola norma a tutela della maternità. Molte ragazze accettano condizioni di lavoro infime pur di averne uno, contratti più che flessibili e stipendi miserabili. Che almeno avere un figlio non sia un motivo di licenziamento. Le donne, lo ricordo, partoriscono anche uomini.

Che siano gli uomini dunque i primi a pretendere di essere messi al mondo. Quando li vedremo arrivare nella protesta li saluteremo con un fiore

02/03/11

Lettera del Segretario del PD della Provincia di Liegi a ringraziamento del nostro sostegno contro la chiusura del Consolato Generale d`Italia a Liegi

Carissimi,
a meta di Febbraio ho scritto in nome del nostro Circolo PD Pier Paolo Pasolini a Gionata Brunetti, segretario della Provincia di Liegi via Facebook.
Ho inviato a Lui ed al tutto il suo circolo il nostro sostegno e vicinanza, in questo momento di irrazionale tagli all´Italiani all´estero. Vi propongo la risposta che Gionata mi ha inviato.


Ciao Maurizio,

Ho letto con piacere il tuo messaggio su facebook e ti ringrazio per il sostegno che ci darete da Mannheim.

Ti scrivo dalla email perche' anche se sono iscritto a facebook, in realta' non ci vado mai. Mi fa piacere sapere ogni tanto come stanno le tante
persone che conosco e che al contrario di me passano ore e ore sul portale.

Un po' per abitudine, un po' per lavoro, preferisco comunicare con la sana e non ancora obsoleta email.....

Per noi la data del 28 marzo sara' cruciale, o la va o la spacca. Ci stiamo organizzando nel migliore dei modi, siamo da + di due mesi affronatndo l'argomento settimanalmente attraverso le radio italiane locali di Liegi. Chiediamo a chiunque voglia intervenire anche da fuori Liegi di testimoniare il suo punto di vista e la propria solidarieta'.

Sappiamo bene che anche voi avete fatto delle battaglie e non mi sbaglio, purtroppo vi e' stato chiuso il Consolato? A noi piacerebbe, e lo abbiamo proposto al partito nazionale, se tutti i circoli e le comunita' italiane residenti all'estero potessero lo stesso giorno manifestare il loro dissenso
a tutte queste vergognose forme di discriminazione, davanti ciascuno ai loro Consolati.

Il gesto apparirebbe molto piu' forte e convincente agli occhi dell'opinione pubblica e sarebbe anche e sopratutto un gesto di unita' nazionale.
In realta' si doveva fare gia' prima, ma quando lo proponemmo gia' piu' di 1 anno fa', nessuno ci diede molto seguito.

Tienimi informato sulla situazione che avete a Mannheim. Se siete anche voi in piena battaglia per salvare il vostro Consolato e i corsi di lingua e cultura italiana, forse ci possiamo ancora organizzare.

Comunque il 28 marzo, durante anche gli interventi che faremo, non manchero' di riconrdarvi e di ringraziarvi per l'amabile sostegno.

Grazie e un caro saluto a tutti voi.

Gionata Brunetti
Segretario PD della provincia di Liegi
Belgio